Giova Sinardi

venerdì 15 agosto 2014

Primavera Mordimi - tra il corto e il capolavoro


 "Primavera Mordimi" è il cortometraggio per cui sono maggiormente riconosciuto nonché il più apprezzato.
 Scritto e diretto da quel portento di me medesimo,  ho saputo che è molto popolare tra le feste di cinema indipendente di Modena, Piacenza e nel hinterland di Reggio Emilia, so che è stato proiettato persino in provincia di Cremona!

 Il corto è il mio personale omaggio al Neorealismo Italiano, mostra come l'arrivo della primavera viene percepito nella società odierna, contiene anche un passaggio palesemente crudigo e antipiretico che crea, lasciatemelo dire, una situazione flustica (sempre cinematograficamente parlando, non vorrei offendere nessuno!)

Penso che sia uscito benissimo, non solo perché mi appartiene e mi rappresenta ma anche per l'aiuto dell'instancabile troupe che mi ha assistito nella realizzazione.
Vorrei ringraziare le magistrali luci di Fabio Prosperi ("Manto di Velo", "Sapori Soffusi"), gli effetti visivi di Fabrizio Tiracarte, il tecnico del suono Leo Recchie, la responsabile al make-up Sara "Mamy" Sinardi che ringrazio ancora, mentre NON ringrazio Paolo Folli, l'aiuto regista, che non mi è servito a niente perché IO so fare il mio lavoro!  Da solo! e le mie 3 stelle su 5 su Modena cine ciak me lo sono proprio meritate! capito Paolino? Chiaro?? Chiaro.

Eccovi una foto inedita del back-stage di Primavera Mordimi !
Il giovanotto dietro di me che si gratta la barba è Fabio Prosperi, maestro delle luci, amico di una vita  e compagno di mille sopralluoghi!
Indovinate invece chi è quel ruffiano che dorme alle nostre spalle?
 ESATTO!
Paolo Folli! "l'aiuto regista" impegnato a sognare il suo amato Strehler !
Voglio vedere se il caro signor Folli è capace di fare DA SOLO un corto impegnato come "Primavera Mordimi", LUI che non si è nemmeno impegnato a vedere tutta la filmografia di Vittorio De Sica !

A parte diverse discussioni sul set, alla fine sono molto soddisfatto della riuscita del corto e lo è stata anche la critica! Ricordo ancora quando vidi la prima recensione: Numero 45 di "Casa a Modena" era del noto critico  Sergio Coppino che definì la mia opera "poco più che mediocre"! Non vi mentirò, ho subito telefonato a Mamy Sinardi alla quale ho letto l'articolo ad alta voce mentre qualche lacrimuzza di gioia faceva capolino dagli occhi di questo attempato cineasta!
E' stato il giorno più bello del 2006!

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