Giova Sinardi

sabato 10 gennaio 2015

Momento Amarcord : L' incontro con Ninetto


Come certo molti di voi sapranno Pasolini non rientra certo nella mia lista dei regista con la R maiuscola! Fosse per me, se devo essere sincero, non lo inserirei nemmeno nella lista di quelli con la r minuscola! Il fatto che non sia un estimatore di questo personaggio è talmente noto qui al cineforum di Modena, che tutti i cineasti locali si ricordano ancora di una mia battutona storica che feci durante una discussione nel dicembre del  84,  mentre tutti stavano affermando che la gente non andava più al cinematografo perché preferiva vedersi Dallas sulle reti tv private, me ne uscii con -sempre meglio "Dallas" che "El Paso" -

Non resta un segreto, come molti dei miei ammiratori già sapranno, che ho invece conosciuto e lavorato con Ninetto Davoli, sul set di "Buongiorno Luna". Ho ricevuto non poche email che mi hanno chiesto di raccontare il nostro incontro, mi sembra giusto farlo qui, vi avviso però che è stato abbastanza breve !


Lavoravo come stagista del grande e compianto Fabioni,  stavamo girando la scena che ora è un cult: L'incontro tra Ninetto e la contadina,  lui aveva poche battute, mi pare fossero solo " Aho, che ci fai qui?" e "ma sei proprio venuta dal cielo!", dopo 15 ciak il regista ha dato la pausa, allora per consolidare quel clima di fratellanza che si crea sempre sul set tra tecnici e attori, mi sono avvicinato a Ninetto per dagli qualche consiglio.

Esordii con un "Dura la vita a 16mm, eh ? " , lui mi guardò confuso e gli spiegai che gli avevo chiesto se trovava faticoso lavorare nel cinema,  allorché mi disse che lui invece ne era contento , non avrebbe potuto fare altro, mi disse proprio " So nato per fa' sto mestiere! d'altronde che poteva fa'? nun so canta', nun so' balla' e pensa,  nun so manco guidà la machina! ah ah " cercando di rompere il ghiaccio gli risposi "allora è proprio il caso di chiamarti Inetto Davoli! eh eh eh "; Lì la conversazione ha preso una brutta piega, infatti Ninetto molto occupato si allontanò senza commentare,   il suo assistente mi invitò a non rivolgergli più la parola di mia iniziativa,  probabilmente per non deconcentrarlo e farlo uscire dal personaggio; Da allora non l'ho più rivisto.



Come sempre se volete sapere di altri incontri e esperienze dalla mia lunga carriera cinematografica, scrivetemi alla mia casella di posta elettronica:
giova.sinardi@jumpy.it


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