Giova Sinardi

venerdì 6 febbraio 2015

Momento Amarcord : Mamy & Papy

Ho trovato una foto a dir poco STORICA! Scusate l'indiscrezione, ma è stato proprio in questo cinematografo che, in un caldo pomeriggio di Maggio, tra il buio della sala, i fumatori e le poltroncine in legno.. i miei genitori mi hanno imbastito ! Proprio così: concepito durante il secondo atto de "il Marchese di Ruvolito" con Eduardo De Filippo!




Pensate che i miei genitori si conoscevano da appena un mese! Mio padre era GianVittorio Sinardi, professione: tecnico delle luci. Mia madre sarta con l'hobbit del trucco e parrucco;
Si sono incontrati il giorno in cui il Giro d'Italia passò a Modena in via Luigi Maini, mio padre stava allestendo delle luci in quanto all'epoca lavorava per la nascente Rai Tv (Addirittura negli anni 60 Papy lavorò anche in un Carosello con Ernesto Calindri ! Detto questo - detto tutto !) E' bastato uno sguardo e tra i miei, e, sempre per restare in tema, è scattata la scintilla! eh eh 



(Voci di corridoio mi hanno riferito che Papy era 
il tecnico delle luci preferito da Gorni Kramer ! )

Mi diceva sempre "E' la luce che fa il cinema! La luce viene prima di tutto! anche del motore e dell'azione!"
Ricordo ancora il giorno che mi portò sul set quando lavorava per Eugenio Prosperi ( Per chi se lo stesse chiedendo, SI , è il padre del Maestro delle luci Fabio Prosperi) ! Che risate quella volta !! Durante la registrazione di uno spot di calzamaglie è scoppiata una lampadina e noi, a nostra volta, siamo scoppiati dalla risate!! eh eh Devo dire che ci siamo anche presi un grosso spavento! Ma il capo di papà era un brav' uomo,  si avvicinò e gli disse "GianVi, non ti caccio perché non ho cuore di licenziarti davanti a tuo figlio, ma la prossima considerati fuori dai giochi! " 
E io ho pensato "Questo è il comportamento che si dovrebbe tenere su un set!" 




In questa foto la famiglia Sinardi al completo ! da Sinistra Papy (GianVittorio Sinardi), Mamy (Sara Martinelli in Sinardi) , sotto in braccio al babbo potete notare un giovane Giova, subito a destra mia sorella Matilde e il più piccolo è il mio fratellino Sergio !
Pensate: Questa foto è stata scattata il giorno in cui mi regalarono il mio primo cucciolo domestico!! Indovinate che animale era? Neanche a farlo apposta: il gattopardo! 

domenica 18 gennaio 2015

Momento Amarcord: il Liceo Italo Pacchioni

Mi sono arrivate molteplici lettere di posta elettronica che chiedono a gran voce ulteriori momenti Amarcord della mia vita ! Mi scrive Letizia :

Ciao Giova,
Te ma, mi ha detto mia mamma che sei cresciuto a Modena in via Gabriele Falloppia come lei, che per caso hai tu frequentato il liceo San Carlo?
Se così fosse c'e' possibilità che eravate in classe assieme!
 Baci
tua fens
Lety
24/07/2006
Ciao Letizia! scusa il ritardo con la risposta, ti dico subito che SI: Sono nato e cresciuto nella mitica via Falloppia! (ci tenevo a precisarlo in quanto nel ritratto che mi hanno fatto su ModenaToday mi davano nato in via Nicolò Cavallerini!) Purtroppo NO, non mi sono diplomato al Liceo San Carlo ma bensì all' Ex-Liceo Classico Italo Pacchioni !


 Quanti aneddoti mi tornano in mente pensando agli anni del Pacchioni eh eh eh!
Avevamo un professore DIVERTENTISSIMO !!! Si comportava in maniera completamente non ortodossa eh eh , aveva un atteggiamento del tutto non consono ad un docente eh eh , pensate che  aveva addirittura un modo di parlare peculiare e un volto particolare e facilmente riconoscibile ! eh eh

Poi c'era Gigi il bullo della classe! Mi ricordo una volta che ha assunto un atteggiamento di sfida nei confronti del professor di chimica, ha alzato la voce assumendo un tono più alto di quello che di norma si tiene in una normale interazione insegnante-studente!

In classe facevamo sempre casino ma per fortuna che c'era il Carletto che si appostava sulla porta della classe, alla vista del professore che arrivava dal corridoio ci avvisava, subito ci rimettevamo silenziosi nelle nostre postazioni dando l'illusione al docente che eravam rimasti tranquilli in sua attesa! eh eh eh
La mia materia preferita era Italiano che definivo "il cinema della parola"! Il mio "regista verbale preferito"? il Signor Durante Alligheris ovviamente! Il Fellini della carta stampata!

Non vi dico che putiferio ho tirato in piedi per convincere la commissione d'esame a farmi fare una tesina dal titolo "Neorealismo e dopoguerra" ! All'epoca una tesi sul cinema era rischiosa e impensabile, un po' come adesso farne una sul social facebok , il videofonino o sui videogiuochi 3dì !

Mi ricordo ancora il giorno della Maturità, tutti a  Modena si ricordano ancora del rimprovero che mi fece l'allor preside Zanotti: "Sinardi, se vuole andare all'università veda di passare meno tempo al cinematografo e più alla biblioteca comunale !"
Mi consigliò di iscrivermi alla facoltà di filosofia canzonandomi per la mia già folta barba che a sua parere mi faceva sembrare un "grottesco intellettuale"! ma ormai, eh eh, la zanzara del cinema aveva già punto la mia vena ! il resto è storia eh eh

sabato 10 gennaio 2015

Momento Amarcord : L' incontro con Ninetto


Come certo molti di voi sapranno Pasolini non rientra certo nella mia lista dei regista con la R maiuscola! Fosse per me, se devo essere sincero, non lo inserirei nemmeno nella lista di quelli con la r minuscola! Il fatto che non sia un estimatore di questo personaggio è talmente noto qui al cineforum di Modena, che tutti i cineasti locali si ricordano ancora di una mia battutona storica che feci durante una discussione nel dicembre del  84,  mentre tutti stavano affermando che la gente non andava più al cinematografo perché preferiva vedersi Dallas sulle reti tv private, me ne uscii con -sempre meglio "Dallas" che "El Paso" -

Non resta un segreto, come molti dei miei ammiratori già sapranno, che ho invece conosciuto e lavorato con Ninetto Davoli, sul set di "Buongiorno Luna". Ho ricevuto non poche email che mi hanno chiesto di raccontare il nostro incontro, mi sembra giusto farlo qui, vi avviso però che è stato abbastanza breve !


Lavoravo come stagista del grande e compianto Fabioni,  stavamo girando la scena che ora è un cult: L'incontro tra Ninetto e la contadina,  lui aveva poche battute, mi pare fossero solo " Aho, che ci fai qui?" e "ma sei proprio venuta dal cielo!", dopo 15 ciak il regista ha dato la pausa, allora per consolidare quel clima di fratellanza che si crea sempre sul set tra tecnici e attori, mi sono avvicinato a Ninetto per dagli qualche consiglio.

Esordii con un "Dura la vita a 16mm, eh ? " , lui mi guardò confuso e gli spiegai che gli avevo chiesto se trovava faticoso lavorare nel cinema,  allorché mi disse che lui invece ne era contento , non avrebbe potuto fare altro, mi disse proprio " So nato per fa' sto mestiere! d'altronde che poteva fa'? nun so canta', nun so' balla' e pensa,  nun so manco guidà la machina! ah ah " cercando di rompere il ghiaccio gli risposi "allora è proprio il caso di chiamarti Inetto Davoli! eh eh eh "; Lì la conversazione ha preso una brutta piega, infatti Ninetto molto occupato si allontanò senza commentare,   il suo assistente mi invitò a non rivolgergli più la parola di mia iniziativa,  probabilmente per non deconcentrarlo e farlo uscire dal personaggio; Da allora non l'ho più rivisto.



Come sempre se volete sapere di altri incontri e esperienze dalla mia lunga carriera cinematografica, scrivetemi alla mia casella di posta elettronica:
giova.sinardi@jumpy.it